Impianti antincendio
Nelle moderne industrie come nelle piccole aziende, nelle scuole come negli uffici, nei centri commerciali come nei musei, negli ospedali come nelle case di riposo, gli impianti antincendio sono un elemento obbligatorio e necessario. La legge italiana, come quella di tantissimi altri paesi sviluppati, prevede che gli impianti degli edifici pubblici, commerciali e industriali siano realizzati “a norma” e revisionati a intervalli regolari.
Che cos’è un Impianto Antincendio
In base alla normativa UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) è l’insieme degli elementi tecnici che ha la funzione di prevenire, eliminare, limitare e segnalare gli incendi.
Nella definizione vengono distinte due categorie fondamentali di impianti antincendio: impianti di segnalazione e impianti per l’estinzione dell’antincendio. In base alla destinazione d’uso e alle dimensioni, strutture funzionali. Gli impianti antincendio possono essere obbligatori per legge.
I sistemi antincendio possono risultare obbligatori per legge, in relazione alla destinazione d’uso e alle caratteristiche dimensionali e funzionali dell’edificio. La rilevazione incendi avviene a mezzo di sensori in grado di segnalare la presenza di fumo o di fonti di calore, mentre per lo spegnimento vengono predisposti ed adeguatamente distribuiti idranti, lance, naspi rotanti ed estintori mobili. Più raramente può essere inserita una rete idraulica in pressione, a funzionamento automatico, governato dal sistema di rilevazione incendio e munita di ugelli di diffusione (rete sprinklers); in locali nei quali l’uso di liquidi, o schiume, risulterebbe dannoso per le apparecchiature presenti, si ricorre di solito a sistemi di spegnimento automatico a gas halon; è quanto avviene per esempio nei centri elaborazione dati, archivi filenet, sala inverter.
L’impianto è costituito schematicamente da:
• rete di adduzione idrica in ferro zincato;
• bocche d’incendio in cassetta di contenimento con idrante incorporato e relativo corredo (manichette antincendio flessibili e lance idriche);
• gruppi di attacco per gli automezzi dei Vigili del Fuoco.
La rete idrica di adduzione, costituita da un sistema di tubazioni in genere interrate, fornisce l’acqua ad ogni parte dell’edificio da proteggere alimentando le varie utenze antincendio (idranti, impianti ad erogazione d’acqua, impianti a schiuma, ecc.).
La corretta progettazione deve garantire le seguenti caratteristiche:
• indipendenza da ogni altra rete di acqua;
• dotazione di saracinesche di intercettazione che consentano il sezionamento della rete in occasione di interventi (di manutenzione modifica, ampliamento) sulla rete stessa;
• alimentazione continua in pressione della rete ottenibile mediante un serbatoio sopraelevato o mediante pompe ad azionamento automatico
dotazione di un serbatoio di acqua di capacità adeguata alla dimensione della rete.
• presenza di almeno due pompe per mandata acqua azionate da motori a diversa alimentazione (motore elettrico, motore a combustione interna); struttura della rete ad anello per consentire l’alimentazione degli idranti da più provenienze e contenere le perdite di carico.
Fila Termoidraulica progetta, fornisce e installa tutto l’occorrente per un ottimo impianto antincendio soprattutto in ambiti industriali, e ne garantisce una corretta manutenzione.
Nella definizione vengono distinte due categorie fondamentali di impianti antincendio: impianti di segnalazione e impianti per l’estinzione dell’antincendio. In base alla destinazione d’uso e alle dimensioni, strutture funzionali. Gli impianti antincendio possono essere obbligatori per legge.
I sistemi antincendio possono risultare obbligatori per legge, in relazione alla destinazione d’uso e alle caratteristiche dimensionali e funzionali dell’edificio. La rilevazione incendi avviene a mezzo di sensori in grado di segnalare la presenza di fumo o di fonti di calore, mentre per lo spegnimento vengono predisposti ed adeguatamente distribuiti idranti, lance, naspi rotanti ed estintori mobili. Più raramente può essere inserita una rete idraulica in pressione, a funzionamento automatico, governato dal sistema di rilevazione incendio e munita di ugelli di diffusione (rete sprinklers); in locali nei quali l’uso di liquidi, o schiume, risulterebbe dannoso per le apparecchiature presenti, si ricorre di solito a sistemi di spegnimento automatico a gas halon; è quanto avviene per esempio nei centri elaborazione dati, archivi filenet, sala inverter.
L’impianto è costituito schematicamente da:
• rete di adduzione idrica in ferro zincato;
• bocche d’incendio in cassetta di contenimento con idrante incorporato e relativo corredo (manichette antincendio flessibili e lance idriche);
• gruppi di attacco per gli automezzi dei Vigili del Fuoco.
La rete idrica di adduzione, costituita da un sistema di tubazioni in genere interrate, fornisce l’acqua ad ogni parte dell’edificio da proteggere alimentando le varie utenze antincendio (idranti, impianti ad erogazione d’acqua, impianti a schiuma, ecc.).
La corretta progettazione deve garantire le seguenti caratteristiche:
• indipendenza da ogni altra rete di acqua;
• dotazione di saracinesche di intercettazione che consentano il sezionamento della rete in occasione di interventi (di manutenzione modifica, ampliamento) sulla rete stessa;
• alimentazione continua in pressione della rete ottenibile mediante un serbatoio sopraelevato o mediante pompe ad azionamento automatico
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• presenza di almeno due pompe per mandata acqua azionate da motori a diversa alimentazione (motore elettrico, motore a combustione interna); struttura della rete ad anello per consentire l’alimentazione degli idranti da più provenienze e contenere le perdite di carico.
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