Impianti VRF raffrescamento / riscaldamento
Un impianto VRF è un impianto di climatizzazione a espansione diretta che, invece dell’acqua, utilizza un gas (R410A) come fluido vettore. Questa soluzione è l’ideale per tutte quelle strutture che necessitano di un sistema flessibile, in grado di raffrescare e riscaldare gli ambienti anche contemporaneamente.
I consumi energetici rappresentano una voce di costo molto pesante per alcune aziende, soprattutto se parliamo di energia spesa per la climatizzazione degli ambienti.
È per questo che sempre più realtà industriali e commerciali sono alla ricerca di soluzioni innovative, che assicurino un miglioramento dell’efficienza energetica e impiantistica alle proprie strutture. Quello che chiedono sono sistemi capaci di ottimizzare il risparmio energetico e garantire un comfort elevato, senza interruzioni di continuità.
Oggi questa soluzione esiste e si chiama impianto VRF. I candidati ideali per la sua installazione sono hotel, ospedali, negozi, uffici ed edifici residenziali di grandi dimensioni.
Perché installare un impianto VRF?
• Elevata efficienza e risparmio energetico: i migliori impianti VRF presenti sul mercato si misurano grazie agli indici di prestazione stagionale (EER e COP); più alti sono e migliore sarà il sistema. Questi indici permettono anche un diretto confronto con sistemi in pompa di calore che utilizzano come fluido vettore l’acqua, risultando molto spesso vantaggiosi.
• Prontezza e zero sprechi: un sistema VRF a espansione diretta ha un’inerzia più bassa rispetto a una comune pompa di calore, ciò significa che l’impianto è più veloce nel raffrescare o riscaldare gli ambienti. Grazie a innovativi sistemi di gestione individuali o centralizzati è inoltre possibile comandare, anche a distanza, il funzionamento delle unità interne, riducendo i consumi e limitando gli sprechi energetici.
• Meno danni in caso di perdite: il fatto di utilizzare un gas come fluido vettore limita fortemente i danni legati alle perdite, e questo è un aspetto da non trascurare. Per facilitare l’intervento del tecnico in caso di manutenzioni straordinarie è opportuno predisporre però, in fase di progettazione, diversi valvole d’intercettazione, così da individuare e intervenire più velocemente sul punto in cui si è verificata la perdita.
• Modularità: un impianto di elevata potenza può essere scomposto in svariati sotto-impianti di potenze inferiori portando benefici alla vita utile del sistema e all’efficienza dello stesso. In questo modo è anche possibile recuperare spazi o zone “morte” senza la necessità di locali tecnici dedicati.
• Velocità di installazione: questo aspetto è sicuramente un vantaggio, soprattutto se pensiamo alle strutture sanitarie dove è necessario intervenire in tempi rapidi, creando il minor disagio possibile agli ospiti che vi soggiornano. Tuttavia, è sempre necessario affidarsi a un tecnico qualificato e competente in materia e, prima ancora, a un progettista esperto per dimensionare correttamente la potenza dell’impianto in base ai carichi termici, individuare le unità interne ed esterne più adatte, e definire a priori dove dovranno essere posizionati le tubazioni Fila da questo servizio ai propri clienti.
• Nessuna canna fumaria o emissione di fumo: le normative legate allo scarico dei fumi sono particolarmente rigide e per chi non le rispetta sono previste sanzioni pecuniarie molto pesanti. Poter contare su un impianto di riscaldamento che non richiede alcuna combustione, oltre a far del bene all’ambiente, semplifica le operazioni di installazione e gestione a livello aziendale.
Un sistema VRF è costituito da 4 componenti principali: unità esterna, unità interne, tubazioni in rame e sistemi di controllo.
• L’unità esterna contiene il compressore, vero e proprio cuore del sistema, e la batteria di scambio con l’aria esterna;
• le unità interne, tra cui i classici split, dislocate nei vari locali, assicurano la distribuzione dell’aria raffrescata nell’ambiente;
• le tubazioni in rame, all’interno delle quali scorre il fluido refrigerante, collegano l’unità esterna alle unità interne;
• i sistemi di controllo permettono di monitorare il funzionamento del sistema e di regolare la temperatura degli ambienti. Alle unità esterne possono essere collegate diverse tipologie di unità interne: a parete, a cassetta, canalizzate, a soffitto-pavimento o a colonna. Tutte queste soluzioni possono essere combinate tra loro in base alle esigenze strutturali e alla direzione che si vuol dare all’aria in uscita (verticale oppure orizzontale, in base alle necessità di installazione) e possono essere integrate con sistemi per il trattamento dell’aria così da assicurare maggior comfort e sanificazione degli ambienti. L’utilizzo del gas refrigerante stesso quale vettore energetico differenzia i sistemi VRF da quelli idronici (dove lo scambio termico con l’aria avviene invece tramite l’acqua) e garantisce un’inerzia più bassa dell’impianto aumentando l’efficienza complessiva e limitando i danni correlati alle possibili perdite. Ogni impianto VRF può essere gestito con facilità tramite sistemi di controllo a zona o centralizzati che consentono di settare la modalità (automatica, riscaldamento, raffrescamento, deumidificazione e ventilazione) e la temperatura desiderata e comandare contemporaneamente anche più unità interne.
La posa è semplice e rapida e consente di abbattere i costi di installazione e gli oneri relativi alle opere murarie.
• Prontezza e zero sprechi: un sistema VRF a espansione diretta ha un’inerzia più bassa rispetto a una comune pompa di calore, ciò significa che l’impianto è più veloce nel raffrescare o riscaldare gli ambienti. Grazie a innovativi sistemi di gestione individuali o centralizzati è inoltre possibile comandare, anche a distanza, il funzionamento delle unità interne, riducendo i consumi e limitando gli sprechi energetici.
• Meno danni in caso di perdite: il fatto di utilizzare un gas come fluido vettore limita fortemente i danni legati alle perdite, e questo è un aspetto da non trascurare. Per facilitare l’intervento del tecnico in caso di manutenzioni straordinarie è opportuno predisporre però, in fase di progettazione, diversi valvole d’intercettazione, così da individuare e intervenire più velocemente sul punto in cui si è verificata la perdita.
• Modularità: un impianto di elevata potenza può essere scomposto in svariati sotto-impianti di potenze inferiori portando benefici alla vita utile del sistema e all’efficienza dello stesso. In questo modo è anche possibile recuperare spazi o zone “morte” senza la necessità di locali tecnici dedicati.
• Velocità di installazione: questo aspetto è sicuramente un vantaggio, soprattutto se pensiamo alle strutture sanitarie dove è necessario intervenire in tempi rapidi, creando il minor disagio possibile agli ospiti che vi soggiornano. Tuttavia, è sempre necessario affidarsi a un tecnico qualificato e competente in materia e, prima ancora, a un progettista esperto per dimensionare correttamente la potenza dell’impianto in base ai carichi termici, individuare le unità interne ed esterne più adatte, e definire a priori dove dovranno essere posizionati le tubazioni Fila da questo servizio ai propri clienti.
• Nessuna canna fumaria o emissione di fumo: le normative legate allo scarico dei fumi sono particolarmente rigide e per chi non le rispetta sono previste sanzioni pecuniarie molto pesanti. Poter contare su un impianto di riscaldamento che non richiede alcuna combustione, oltre a far del bene all’ambiente, semplifica le operazioni di installazione e gestione a livello aziendale.
Un sistema VRF è costituito da 4 componenti principali: unità esterna, unità interne, tubazioni in rame e sistemi di controllo.
• L’unità esterna contiene il compressore, vero e proprio cuore del sistema, e la batteria di scambio con l’aria esterna;
• le unità interne, tra cui i classici split, dislocate nei vari locali, assicurano la distribuzione dell’aria raffrescata nell’ambiente;
• le tubazioni in rame, all’interno delle quali scorre il fluido refrigerante, collegano l’unità esterna alle unità interne;
• i sistemi di controllo permettono di monitorare il funzionamento del sistema e di regolare la temperatura degli ambienti. Alle unità esterne possono essere collegate diverse tipologie di unità interne: a parete, a cassetta, canalizzate, a soffitto-pavimento o a colonna. Tutte queste soluzioni possono essere combinate tra loro in base alle esigenze strutturali e alla direzione che si vuol dare all’aria in uscita (verticale oppure orizzontale, in base alle necessità di installazione) e possono essere integrate con sistemi per il trattamento dell’aria così da assicurare maggior comfort e sanificazione degli ambienti. L’utilizzo del gas refrigerante stesso quale vettore energetico differenzia i sistemi VRF da quelli idronici (dove lo scambio termico con l’aria avviene invece tramite l’acqua) e garantisce un’inerzia più bassa dell’impianto aumentando l’efficienza complessiva e limitando i danni correlati alle possibili perdite. Ogni impianto VRF può essere gestito con facilità tramite sistemi di controllo a zona o centralizzati che consentono di settare la modalità (automatica, riscaldamento, raffrescamento, deumidificazione e ventilazione) e la temperatura desiderata e comandare contemporaneamente anche più unità interne.
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